Il Cannolicchio è un mollusco racchiuso in due valve allungate e leggermente bombate di colore avorio-marrone chiaro, che racchiudono il suo corpo delicato, ed è diffuso soprattutto nei bassi fondali e lungo le spiagge sabbiose dell’Adriatico centro-settentrionale e del Tirreno presente anche in alcune spiagge sabbiose della Sardegna. il primo sistema prevede la costruzione di un mini arpione, utilizzando un pezzo di ferro rigido, appuntito e creando un ardiglione un mezzo centimetro sopra la punta. Ci recheremo su una spiaggia abitata da questi molluschi ed infileremo il nostro attrezzo in un buco, spingendolo rapidamente a fondo in modo da infilarlo tra le valve aperte del cannolicchio che, istintivamente, le richiuderà sull’attrezzo permettendoci di tirarlo fuori dalla sabbia.
E’ possibile raccoglierli servendosi di un minuscolo arpione, chiamato volgarmente ferretto, con il quale infilzarli ed estrarli dalle loro gallerie, profonde fino a 25-30 cm, riconoscibili per la presenza di un foro simile ad un 8, da cui prelevano l’acqua che gli serve per vivere. Un altro metodo consiste nel calare, attraverso una cannuccia, dei grani di sale grosso nel foro, questo cambiamento repentino dell’ambiente provocherà la sua fuoriuscita. I Cannolicchi, esche predilette per il Surf Casting sono ottime esche per la pesca a fondo dalla riva, dalle scogliere e nei porti, ghiotti a Spigole, Orate, Saraghi, Ombrine e Mormore. Si possono utilizzare sia montati interi sugli ami, dopo aver tolto i due gusci, come per il Rock Fiscing, il Bolentino e la pesca a fondo, che tagliati a pezzi più o meno grandi. Periodo di impiego: tutto l’anno.
Il cannolicchio è una delle esche principe del Surf Casting ed è catturante sia per tutti i grufolatori che per un predatore come la Spigola. Anche Orate e Saraghi sono molto attratti da questa esca e il suo uso con mare in scaduta o molto mosso può riservare belle sorprese. Per poter affrontare il lancio è necessario legarlo, aiutandosi con l’apposito ago, con del filo sottile, facendolo poi scorrere sul terminale e lasciando fuori l’ardiglione dell’amo. In altre tecniche, come il rock fishing, il bolentino e la pesca a fondo, il cannolicchio può essere anche montato intero con il guscio, intero senza guscio oppure a pezzi.
Innesco intero con il guscio: si innesca su una montatura a tre ami, legati in sequenza. Gli ami vengono fissati nella polpa del mollusco, dopo averne distanziato le valve. Il primo amo, ovvero quello più vicino al piombo, dovrà anche forare una valva del mollusco, in modo da aumentare considerevolmente la resistenza al lancio. Gli ami, di misura adeguata, saranno del tipo ad artiglio, bruniti, con piccoli ardiglioni sul gambo che hanno più tenuta di quelli normali.
Innesco intero senza guscio: una volta sgusciato con delicatezza, il nostro mollusco può essere innescato con uno o due ami, cucendolo ad essi quanto più possibile per aumentare la tenuta al lancio. Il miglior sistema rimane comunque quello di fare una legatura con filo sottile, una volta che si è ben disteso il mollusco anche sul bracciolo.
Innesco a pezzi: questo innesco viene utilizzato nel beach legering o con montature ad ami piccoli. Si sguscia il mollusco e lo si taglia con un coltello o con le forbici in due o tre pezzi, o nel senso della lunghezza o della larghezza. Nel primo caso, la striscia va impiegata, utilizzando l’ago e legando con del filo sottile. Nel secondo caso, in base alla misura dell’amo utilizzato, si innesca facendo sparire tutto l’amo al suo interno, come illustrato nel disegno. Anche in questo caso tra gli ami più idonei segnaliamo quelli del tipo ad artiglio, bruniti, con piccoli ardiglioni sul gambo che hanno più tenuta di quelli normali.